Neuromarketing

15 anni di ricerca e applicazione del neuromarketing in contesti aziendali hanno dimostrato il valore delle tecnologie neuroscientifiche applicate alla ricerca di insight associati alla risposta emotiva e cognitiva del consumatore.

La figura, per gentile concessione di BrainSigns, mostra l’ interesse degli utenti durante la visione dello spot televisivo “Apple iPhone 4S Siri“. Questo indice, noto anche come “Indice di avvicinamento/ritiro” deriva dall’analisi dell’attività cerebrale del campione selezionato.

Come utilizzano il Neuromarketing le aziende?

Le aziende utilizzano tecniche di Neuromarketing per esplorare la risposta cerebrale dei consumatori quando utilizzano prodotti e servizi, al fine di ottenere insight fondamentali per lo sviluppo di strategie di marketing efficaci.

I settori pubblicitario, digitale e retail rappresentano contesti rilevanti per l’applicazione del Neuromarketing.

Neuroscienziati, psicologi ed esperti di marketing lavorano insieme in questo campo per aiutare le aziende a migliorare le proprie strategie di comunicazione, prodotti e servizi.

È possibile indagare la risposta cerebrale dei consumatori a prodotti specifici, imballaggi, pubblicità o altri elementi di marketing con tecniche di neuroimaging come fMRI (functional magnetic resonance imaging), MEG (Magnetoencephalography), PET (positron emission tomography) e EEG (elettroencefalografia).

In particolare, l’EEG è una tecnica che presenta grandi vantaggi in termini di risoluzione temporale, in quanto possiamo conoscere la risposta cerebrale associata ad uno stimolo anche nell’ordine di pochi millisecondi. Inoltre, l’elettroencefalografia è una tecnica non invasiva che può essere utilizzata in contesti di studio reali, ad esempio durante l’interazione con i prodotti in un supermercato.

Non solo attività cerebrale. Se il tuo obiettivo è quello di esplorare l’attenzione dei consumatori, una tecnologia cruciale da tenere in considerazione è l’ Eye Tracker.

L’Eye Tracker, attraverso il tracciamento dei movimenti oculari, aiuta gli esperti a comprendere la distribuzione dell’attenzione visiva generata da un prodotto specifico o da una creatività di interesse.

Attraverso l’utilizzo di questa tecnica possiamo venire a conoscenza del numero di utenti che notano dettagli specifici di un determinato prodotto o se il tuo prodotto suscita più attenzione rispetto ad un altro prodotto della concorrenza. La figura che mostra lo sguardo degli utenti e le mappe di calore è stata gentilmente fornita da  BrainSigns.

L’intensità delle emozioni

La capacità di evocare una risposta emotiva, attraverso una pubblicità, un sito web o altri elementi di interesse è una delle sfide più importanti della ricerca di marketing. Tuttavia, il ruolo delle emozioni nei processi decisionali dei consumatori non è facile da esplorare con le tecniche di ricerca tradizionali. Le emozioni sono infatti riconducibili ad una dimensione non razionale, profonda, di cui spesso siamo inconsapevoli.

Una tecnica di Neuromarketing ampiamente utilizzata per studiare la risposta emotiva dei consumatori è la GSR (Risposta Galvanica della Pelle). Questa tecnica permette la misurazione della risposta galvanica della pelle, in particolare i cambiamenti nell’attività della ghiandole sudoripare, che sono sensibili all’ intensità del nostro stato emotivo.

Lo studio dell’intensità emotiva, attraverso il GSR, rappresenta una grande opportunità per gli esperti di marketing che desiderano esplorare secondo per secondo la risposta emotiva dei consumatori mentre interagiscono con prodotti specifici, packaging, pubblicità o altri elementi di marketing.

Vuoi richiedere uno studio di Neuromarketing? Contattami tramite il BrainSigns Lab, riceverai una risposta entro 24/48h.