Nei giorni scorsi OpenBCI ha annunciato lo sviluppo di Galea, una nuova piattaforma che prevede l’integrazione di numerose di tecnologie per la misurazione dell’attività neurofisiologica in Mixed Reality e Virtual Reality.
Chi è OpenBCI?
OpenBCI è una società di neurotecnologie con sede a Brooklyn fondata nel 2014 che ha la missione di sviluppare hardware e software open source per la registrazione dell’attività neurofisiologica degli individui.
Tali hardware e software hanno avuto un grande successo sul mercato internazionale, non solo per loro caratteristica open source, ma anche grazie ai costi decisamente accessibili di tali tecnologie.
Per tali motivi, i prodotti OpenBCI vengono oggi utilizzati in molti laboratori di ricerca e in circa 89 Paesi del mondo.
L’interfaccia cervello-computer (BCI) di Galea permetterà di monitorare in tempo reale e registrare in Virtual Reality e in Mixed Reality numerosi segnali neurofisiologici:
- Elettroencefalografia (EEG)
- Elettrooculografia (EOG)
- Elettromiografia (EMG)
- Attività elettrodermica (EDA)
- Fotopletismografia (PPG)
La ricerca neuroscientifica, negli ultimi 20 anni, ha ampiamente dimostrato come attraverso questi segnali sia possibile ottenere informazioni chiave sulle emozioni e sugli stati mentali delle persone.
Lo studio di tali processi psicologici in Virtual Reality e in Mixed Reality rappresenta un’opportunità unica per il ricercatore in quanto garantisce un alto livello di controllo delle variabili da manipolare e dei contesti sperimentali altamente ecologici. Inoltre è possibile studiare le risposte cerebrali associate ad ambienti che non sarebbe possibile riprodurre in contesti reali a causa degli alti costi di sviluppo richiesti, come ad esempio gli allestimenti interni di un nuovo areo.
In un’intervista, Conor Russomanno, CEO di OpenBCI ha affermato:
“Galea è la realizzazione di sei anni di ricerca e sviluppo. Stiamo fornendo al mondo un parco giochi per la sperimentazione e lo sviluppo, che utilizza la biometria multimodale integrata con i display indossabili di nuova generazione“.
Circa la missione di OpenBCI, Conor Russomanno ha aggiunto:
“Ho fondato OpenBCI per democratizzare l’accesso al cervello e sono entusiasta che la nostra tecnologia abbia alimentato progetti innovativi di accademici, startup e alcune delle aziende più riconoscibili al mondo”.
Tali innovazioni rivoluzioneranno anche l’approccio che gli esperti di Neuromarketing hanno utilizzato fino ad oggi, basato sull’integrazione di diversi hardware, senza però poter disporre di una soluzione integrata.
La rilevazione delle neurometriche in mixed reality e virtual reality ha sempre generato grande curiosità e interesse nelle aziende che utilizzano servizi di Neuromarketing e questa innovazione potrebbe rappresentare una pietra miliare nella storia della Consumer Neuroscience e del Neuromarketing.