Uno studio condotto in Virtual Reality (VR) attraverso tecniche di Neuromarketing dimostra come la manipolazione dei profumi sia in grado di modificare la nostra percezione di un’esperienza di viaggio a livello cognitivo.
Lo studio, condotto dal team di BrainSigns e pubblicato a Febbraio 2021 sulla rivista Brain Sciences, ha coinvolto 42 partecipanti ai quali è stato chiesto di indossare un visore HTC Vive al fine di poter prendere parte a due esperienze di viaggio da Roma a Milano su un treno ad alta velocità in realtà virtuale.
Durante l’intera esperienza, è stata monitorata l’attività cerebrale dei partecipanti attraverso l’ elettroencefalografia (EEG),una tecnica attraverso cui è possibile quantificare le risorse cognitive impiegate da i partecipanti nell’elaborazione dell’ambiente circostante e degli eventi più significativi dell’esperienza.
Prima di prendere parte alle due esperienze di viaggio, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi:
- Il primo gruppo è stato esposto al profumo di lavanda
- Il secondo gruppo è stato esposto al profumo di limone
L’obiettivo dello studio era quello di indagare, confrontando le risposte cerebrali dei partecipandi esposti ai due diversi gruppi (“”lavanda”” e “”limone””), eventuali differenze nel dispiegamento delle risorse cognitive durante l’esperienza di viaggio.
Perchè Lavanda e Limone?
La letteratura scientifica è ampiamente dimostrato come la lavanda e il limone abbiano effetti opposti in termini di rilassamento/attivazione. In particolare, la lavanda è un’aroma che tende a rilassare l’individuo, mentre il limone tende ad aumentarne l’attivazione.
Inoltre, l’aroma di limone, presente tradizionalmente nei detergenti per la pulizia degli ambienti (e.g. pulizia dei treni), rappresenta un’aroma congruente con il contesto sperimentale.
Risultati dello studio
I risultati dello studio hanno dimostrato come le persone esposte al profumo di lavanda abbiano avuto un’attività in banda theta frontale significativamente maggiore rispetto alle persone esposte al profumo di limone, durante i due viaggi virtuali in treno. Tale pattern cerebrale, indica che i partecipanti esposti al profumo di lavanda hanno dedicato maggiori risorse cognitive al fine di elaborare l’ambiente circorstante ed alcuni eventi significativi dell’esperienza (e.g. messaggi audio automatici relativi alla comunicazione di un ritardo).
Tale risultato indica chiaramente come uno stato di calma o di rilassamento generi le condizioni ideali per il dispiegamento di risorse cognitive orientate all’elaborazione delle informazioni fornite dall’ambiente.
Perchè eseguire uno studio di Neuromarketing in Virtual Reality?
- Consente di tenere sotto controllo ogni variabile di interesse, riducendo il rumore normalmente prodotto da diversi fattori ambientali.
- Consente di studiare stimoli che non sarebbe possibile approfondire in laboratorio o in un ambiente reale, principalmente a causa degli altissimi costi. Immaginiamo ad esempio di voler testare la percezione degli interni di un nuovo aereo… quanto costerebbe farlo in un contesto reale?
- La ricerca scientifica ha dimostrato come ambienti virtuali progettati con grande attenzione siano in grado di generare emozioni e stati mentali reali.